Project Description

PRATO D’APRILE di Ada Negri

 

C’era un prato: con folte erbe, frammiste

a bianchi fiori, e gialli e violetti ;

e fra esse un brusio di  mille piccole

vite felici ; e se  sull’erbe e i fiori

spirava il vento, con piegar di steli

tutto il prato nel sol trascolorava.

Io pur, tuffando i piè leggeri in quella

freschezza, e piena l’anima di fonti

canore, io pur trascoloravo al vento

che non sapea s’io fossi stelo o donna.

E volavan farfalle, uguali a petali

sciolti dai gambi , e si perdean rapiti

i miei pensieri in quell’area danza

ove l’ala era il fiore e il fiore l’ala.

 

Ma dov’era quel prato? Non so più.

E quel vento soave, che scendea

sull’erbe folte, a renderle

curve e beate, e me con loro, in quale

tempo io dunque l’intesi? Non so più.

Fu un sogno, forse. E che mai altro, o vita,

chiedere a te dovrei? Vita perduta,

nella tua verità non sei che un sogno.