Project Description

Madre di Mohamed Amine Bour (Asterio)

A dirotto piangevi rannicchiata sul divano

Ti faceva da eco la pioggia sul tetto 

Che hai, madre? 

M’è scesa la pressione, mi sento stanca

Dicevi senza degnarmi d’uno sguardo 

Sapevo che non era la pressione 

Ma le dodici ore di lavoro notturno 

Più due di andata e ritorno 

Per duecento euro al mese 

Con un figlio da mantenere 

A undici anni, lo sapevo 

A sedici, lo comprendevo 

 

Piangevi a dirotto rannicchiata sul divano 

M’hai lasciato la tristezza negli occhi 

E la malinconia nel sorriso 

E un cuore diviso tra l’ardere e l’ardire

Adirato per cose più grandi per un bambino

Ho promesso di renderti la vita migliore 

E un figlio promette sempre 

Di render migliore la vita alla madre 

A venticinque ancora non l’ho fatto 

 

Oggi voglio tornare ai tuoi anni oscuri 

Perché è il tuo compleanno e nemmeno lo ricordi 

E la sola cosa che oggi posso donarti 

In questo giorno di pioggia 

È un raggio di sole 

Auguri, madre