Project Description
DISSOLUTA di Forugh Farrokhzad
Lasciami perdere: io spezzo cuori
sono incostante, debole, peccatrice,
ho un cuore pazzo in fondo al petto
e cento voglie dentro al cuore.
Il tuo cuore è puro, le mie mani sporche,
concedo intimità agli sconosciuti
il vino dei miei baci ti inebria
ma io mi ubriaco senza sosta.
I miei occhi hanno cento lingue,
e verso da bere alla cerchia degli sbronzi,
fino a quando parlerai del mal d’amore?
Se vuoi un bacio
rubalo alle mie labbra!
Il tuo amare è come chiaro di luna
ignaro del suo accendersi sulla melma,
è una pioggia di grazia che cala
sulla pietraia di un cuore peccatore.
Sono eterna tenebra e distruzione
tu il sole luminoso di speranza
ormai è tardi, non potrai brillare
sul mio spirito, o glorioso fulgore.
Ormai è tardi, ho perso ogni decenza
è tardi: annego nel peccato.
La tempesta di vergogna e infamia
mi sorprende e spegne la mia fiamma.
Teheran, agosto/settembre 1954