Project Description

CONDANNIAMO LA GUERRA di Cesare Pavese

Ho visto morti sconosciuti.
Sono questi che mi hanno svegliato.
Se un ignoto, un nemico diventa, morendo,
una cosa simile, se ci si arresta e si ha paura di scavarlo,
vuol dire che anche vinto il nemico è qualcuno,
che dopo averne sparso il sangue bisogna placarlo,
dare una voce a questo sangue,
giustificare chi l’ha sparso.
Guardare certi morti è umiliante.
Non sono più faccenda altrui;
non ci si sente capitati sul posto per caso.
Si ha l’impressione che lo stesso destino
che ha messo a terra quei corpi,
tenga noialtri inchiodati a vederli,
a riempircene gli occhi,
Non è paura, non è la solita vita.
Ci si sente umiliati, perché si capisce,
– tocca con gli occhi-
che al posto del morto potremmo esserci noi:
non ci sarebbe differenza,
e se viviamo dobbiamo al cadavere imbrattato.
Per questo ogni guerra è una guerra civile:
ogni caduto somiglia a chi resta e gliene chiede ragione.