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AMICHE MIE BELLE di Enrica Tesio

 

 Amiche mie belle, mancate sorelle, che sapete a memoria la nenia, la mia litania, del è lui che ci perde, se io fossi un uomo per te impazzirei, del ti faccio da specchio: che splendore che sei.

 

 Amiche mie belle, passiamo serate a tirare le somme, per gli errori commessi non esistono gomme, non perdiamo più tempo per la bozza a matita, ci inventiamo il futuro in punta di vita. 

 

Amiche mie belle, compagne di viaggio, quand’è che arriviamo? La meta è vicina, ti guardo le spalle, respira e cammina.

 

Amiche mie belle, Belleamichemie, che dei pazzi elencate le patologie: è un narciso con punte di bipolarismo, mitomane in fuga nel suo vittimismo… ci inventiamo maree di psicocazzate per negar l’una all’altra di non essere amate. 

 

Amiche del cuore e del cuore non basta, di pancia, di testa, di stomaci stretti che l’ansia devasta, amiche di viscere, di cicli mestruali, amiche di pelle e di rughe sleali. Amiche di piccoli commenti triviali, di pettegolezzi, noi lingue taglienti che facciamo anche a pezzi e filiamo e tessiamo i giudizi più truci, noi siamo le Parche del buon taglia e cuci. 

 

Amiche mie sagge che guardiamo alla vetta, al momento felice che alla fine ci spetta, abbiamo visto anche il fondo, assai da vicino, ed è proprio nei fondi che si legge il destino. 

Amiche mie belle, che fuori è la guerra e noi vento ribelle, il nemico moltiplica i propri arsenali, noi abbassiamo le armi e affiliamo le ali. 

 

Amiche nel bene, amiche nel male, che rendete anche il poco un poco speciale, nascoste a fumare dai bambini censori, come ieri accadeva con i miei genitori, ridiamo di noi ed alziamo le mani che anche stasera cresciamo domani.

 

Enrica Tesio, da “Filastorta D’Amore”