PRETENDERE D'ASSOMIGLIARE… di Chiara De Cillis

PRETENDERE D’ASSOMIGLIARE… di Chiara De Cillis

Pretendere d’assomigliare

all’Avena fatua ch’appesta

i campi e spunta ciclica,

puntuale, in mezzo ai grani

o sui sentieri, ai margini

oscillare, lasciarsi strappare

dal vento, dalla furia, dalle dita

d’un bimbetto intento in giochi,

in lanci d’organi appuntiti, verso

la schiena dolce della madre.

Come l’Avena fatua nascere

e crepare e mai piegare il dorso

o abbeverarsi con la goccia, colla

smagrita fiaba della contentezza

che risale dalla crosta e senza mai

dar nulla, senza che io dia frutta

in un assurdo manifesto solipsista

essere ortica, esser soffione, misera

parietaria e non temere, no, la falce

che nel corpo affonda, il raggrinzirsi

e lo sbiancarsi delle foglioline e non

gioire di grazie costanti, esplodere

in boati, e non accumularsi in aie

a spaglio spargersi semino e poi

rinascere pianta diversa: malerba.

da Moloch, Eretica Edizioni